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Graziella Picchi affamata di pane e conoscenza

La giornalista e scrittrice Andreina De Tomassi rievoca su MAPPE la figura della studiosa delle tradizioni agroalimentari italiane

Graziella Picchi

Nata nel 1939 a Caimarini  (PU), Graziella Picchi è morta a Pesaro l’8 novembre 2017. Tra le innumerevoli attività di ricerca e formazione svolte lungo il suo intenso percorso professionale, la Picchi ha anche collaborato dal 1986 al 1993 con l’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale (INSOR) per redigere i celeberrimi “Atlanti,” dalla pasta ai salumi, dai formaggi all’olio, dai pesci alle conserve.

Il compianto Corrado Barberis, che in quegli anni presiedeva l’INSOR, mi confessò una volta che la cosa che maggiormente lo crucciava era vedere quasi tutti i suoi allievi del corso di laurea in Sociologia rurale preferire la qualifica di sociologo dell’ambiente o del territorio alla denominazione della disciplina che avevano studiato. E tentava di giustificarli così: “Sarà che in questo modo colgano più opportunità di impegno professionale?” Graziella Picchi non era sua allieva e con orgoglio si definiva “sociologa rurale”. Forse anche per questo la stimava e la rispettava nonostante fossero legati da un’amicizia tempestosa, come ricorda Andreina De Tomassi nell’ultimo numero di MAPPE.

Per leggere l’articolo clicca qui 

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One Response to Graziella Picchi affamata di pane e conoscenza

  1. andreina de tomassi Rispondi

    27 gennaio 2021 a 19:46

    Grazie Alfonso, leggo solo ora che hai divulgato il mio contributo per Graziella Picchi. Amica, sorella, madre, che mi manca moltissimo! Cercherò di seguirti di più. Hai una news letter? Saluti cari, andreina de tomassi

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